Il larice
E’ un signore della montagna: riesce a crescere in luoghi impervi, si piega sotto la neve e si rialza, cambia aspetto con le stagioni … Il larice è una delle piante che preferisco.
Il suo nome scientifico è Larix decidua Mill. ed appartiene alla famiglia delle Pinaceae.
Albero originario dell’Europa centrale, molto utilizzato per rimboschimenti in Europa e Nord-America.
E’ una conifera a foglie caduche: le foglie sono a forma di ago, di colore verde-chiaro, raccolte in ciuffetti. In autunno prima di cadere le foglie diventano di un bel giallo oro.
Raggiunge l’altezza di 30-40 m.
Fiorisce in marzo-aprile: i fiori maschili e quelli femminili sono su piante separate.
Le infiorescenze maschili appaiono gialle per il polline, quelle femminili, arrotondate e lunghe circa 1 cm, rossicce, prima ricurve poi dritte e chiare.
I frutti sono coni legnosi: bruni, oblunghi, di 4-5 cm, od ovali, da 1,5 a 3 cm; hanno squame ondulate; persistono sui rami anche dopo la liberazione del seme.
La corteccia è grigio-rosata, con fessure e corrugamenti.
Il suo legno è molto pregiato.
In Valle Cervo, in passato, con la sua resina si curavano le ragadi alle mani.
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