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Visualizzazione dei post da agosto, 2013

Vivere il bosco con poesia e ... come una volta!

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Una caratteristica della Valle Cervo  (Biella - Italia) è il faggio : questa maestosa pianta cresce così bene qui, che il bosco ha ormai circondato completamente tutte le frazioni, compresa quella dove abito. Spesso cerco la quiete e la frescura del bosco: i faggi altissimi con le loro chiome  creano una volta verde  che gioca a nascondere i raggi del sole;  nel sottobosco si crea  un alternarsi di luce ed ombra .  Tutto invoglia a camminare ,  lentamente, ascoltando ,  osservando ,  cogliendo gli odori .... Se un leggero vento  smuove i rami, le foglie sussurrano;  i rametti secchi  scricchiolano sotto gli scarponi: è una musica rilassante,  che diviene ancor più melodiosa  quando gli uccelli intonano i loro canti. Così passeggio e tutto il malumore o le preoccupazioni si sciolgono  e svaniscono .... Il bosco mantiene la sua poesia  anche quando ci lavoro con mio marito  a tagliare e raccogliere la legna  per scaldarci in inverno:  è faticoso ,  ma po

Gentiana purpurea

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Genziana porporina ( Gentiana purpurea L.) Famiglia: Gentianaceae Infiorescenza di Genziana purpurea Pianta erbacea robusta, con fusto slanciato che può raggiungere i 60 cm di altezza. Foglie lucenti, ovato-lanceolate con 3-5 nervature, di colore verde scuro, le inferiori picciolate, le superiori opposte, più strette e sessili. I fiori in genere sono disposti in due verticilli o di rado in uno solo, di colore rosso purpureo con alcuni punti più scuri all’interno, superiormente, e di color giallognolo, con venature violette, inferiormente. La corolla ha sei lobi ovali ed ottusi, ristretti alla base, mentre il calice, campanulato, è aperto da un lato fino alla base.  Il frutto è una capsula sessile con semi alati. Cresce su suoli acidi ed umidi, in pascoli freschi, consorzi di alte erbe, arbusteti con ontano verde, fino a circa 2800 m di quota. Fiorisce tra luglio e settembre. Specie protetta in Piemonte da legge regionale; ne è vietata la raccolta ed il danneggiame

Anemone epatica

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Erba trinità o anemone epatica ( Hepatica nobilis  Miller =  Anemone epatica  L. ) Famiglia: Ranunculaceae Pianta con rizoma, alta 5-15 cm.  Foglie radicali con picciolo di 5-15 cm e lamina triloba, coriacea e violetta di sotto (la forma della foglia ricorda i tre lobi del fegato umano, di qui il nome “epatica”).  I fiori, numerosi, sono inseriti direttamente sul rizoma con scapi lanosi; hanno 6-8 petali azzurri o tendenti al violetto, ellittici e arrotondati all’apice.  Alla base della corolla le foglie cauline, intere e appressate al fiore, simulano un calice. Il colore dei petali è variabile fino al rosa e bianco ed è un carattere trasmesso geneticamente. Fiorisce da febbraio-marzo a maggio.

Impronte del cervo

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Il cervo è molto elusivo, difficile da vedere; al minimo rumore, o se sente il nostro odore, questo agile ungulato fugge nel folto del bosco. All'alba, un giovane maschio di cervo  pascola ai margini di un lariceto Possiamo capire dove ha dormito, dove è passato, dove si è sfregato contro un albero, osservando il terreno e cercando le sue impronte ... Tutto in " Impronte "; buona lettura!

Fotografie di camoscio

In " Impronte " a completamento del capitolo " impronte e tracce del camoscio " trovate la foto di un bel camoscio che ho incontrato in una delle mie escursioni in Val Sessera (Biella -Italia) e la foto di alcuni camosci della Val Troncea (Pragelato - Torino - Italia).

Carta d'identità dell'Anemone dei boschi

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Ho parecchie diapositive di fiori e piante : le sto digitalizzando con lo scanner. Vorrei dotarle di "carte di identità" , cioè descrivere le caratteristiche principali e l'habitat preferito da ciascuna. Ci vorrà tempo, ma pian pianino si può fare tutto, vero? Bene, comincio con un fiore delicato, che amo molto: lo incontro nelle mie passeggiate primaverili in faggeta, si tratta dell' Anemone dei boschi , scientificamente chiamato da Linneo Anemone nemorosa . Anemone dei boschi ( Anemone   nemorosa  L.) Famiglia: Ranunculaceae Pianta delicata, glabra,  tipica dei boschi di latifoglie  e molto diffusa nelle faggete del Biellese.  Alta da 6 a 30 cm, con  fiore  terminale, solitario, di 6-7 sepali bianchi o rosati e molti stami.  Le  foglie  basali, 1 o 2, dal lungo picciolo sono fatte di tre segmenti profondamente divisi, dentati; le foglie superiori sono in verticilli di tre, sono più piccole e con picciolo appiattito.  I 

Dove osano gli stambecchi

Nella pagina " Impronte " trovate alcune informazioni sullo stambecco , dove vive, che impronte e tracce lascia. Buona osservazione!

Foto ... rinfrescanti!

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In questi giorni fa veramente molto caldo! Perché non rinfrescarsi con qualche immagine ghiacciata?!

Impronte di capriolo

Non è facile rilevare le impronte degli animali sul terreno; uno dei substrati su cui è più frequente che restino impresse le orme è la sponda sabbiosa dei corsi d'acqua. In " Impronte " trovate la fotografia delle impronte di alcuni caprioli presso un  torrente: vi sembrano confuse? In campo è raro trovare impronte "da manuale", poiché il terreno non è quasi mai in piano, ci sono sassi, foglie e il passo dell'animale può essere irregolare ...

Mustelide d'alta quota: l'ermellino

Mustelide tipico delle zone alpine, oltre il limite superiore dei boschi, l'ermellino è velocissimo e difficilmente l'escursionista riesce a vederlo. Inoltre questo animale cambia la pelliccia: in estate è di colore marrone, mentre in inverno assume una colorazione bianca che lo mimetizza perfettamente sulla neve! Provate a trovare le sue impronte , aiutandovi con le indicazioni che potete leggere nella pagina "Impronte"!