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Presepe gigante

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Il periodo di Natale in montagna è suggestivo, soprattutto nelle ore serali: paesini arroccati sulle pendici dei monti, illuminati come presepi! In alcune borgate in questi giorni di festa, inoltre, si allestiscono Sacre Rappresentazioni della Natività che donano un’atmosfera molto particolare. Vi voglio segnalare il bellissimo presepe gigante che ogni dicembre viene costruito a Mosso , paese montano della provincia di Biella (Piemonte - Italia). Qui, per i vicoli, tra le case, nei cortili compaiono personaggi dei tempi passati, a grandezza naturale, così ben curati nei dettagli da sembrare veri: Sono riprodotte scene della vita quotidiana e dei mestieri tipici dei secoli scorsi a Mosso: Dovete proprio andare a vederlo! Le foto non bastano a rendere l’effetto magico!

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Auguri!

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Sentieri innevati

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Amo camminare lungo i sentieri innevati : tutto è candido e la neve attutisce ogni rumore; il passo è così silenzioso che mi sembra di immergere i piedi nelle nuvole! Di tanto in tanto, mi fermo e volgo lo sguardo intorno. Panorami mozzafiato: cielo luminoso con tutte le sfumature di azzurro, dal più chiaro al più intenso ... cime gelate bianchissime e macchiate di speroni rocciosi ... ombre azzurre che come dita accarezzano i fianchi delle montagne, qua e là impreziosite dai ricami dei rami degli alberi dormienti ... Benvenuto , INVERNO !

Campanula barbata

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Campanula barbata , una specie di campanella diffusa in Valle Cervo (Biella - Piemonte). Campanula barbata  L . Famiglia:  Campanulaceae Pianta  perenne ,  erbacea , alta 10-40 cm. Caratteristica del  Nardetum alpigenum , associazione vegetale tipica del piano altitudinale tra 900 e 1700 m sulle Alpi: si tratta di prati bassi pascolati. Questa specie è dotata di  peli  radi, ha stelo diritto;  foglie  ellittiche lanceolate. I  fiori  sono in piccoli grappoli, unilaterali;  corolla  lunga 2-3 cm di colore blu chiaro o biancastro, con 3 stigmi. Fiorisce  tra luglio e agosto. Specie frequente. Di  areale  europeo montano.

Calluna o falso brugo

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Calluna o Falso brugo, specie tipica dei terreni silicei da non confondersi con l'Erica! Calluna  (Calluna vulgaris (L.) Hull) Famiglia:  Ericaceae Arbusto  che può raggiungere i 30-50 cm di altezza. Foglie  opposte, densamente imbricate su quattro ranghi, lineari-lanceolate, a forma di scaglia. Fiori  in grappoli unilaterali, dalla  corolla  porporina, raramente bianca. Fiorisce  tra luglio e settembre. Tipica delle colline e dei rilievi alpini, nelle lande arbustive, nelle torbiere e nei pascoli. Specie  europea .

Botton d’oro

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Botton d'oro ( Trollius europaeus  L.) Famiglia:  Ranunculaceae Pianta perenne,  erbacea , alta da 10 a 50 cm. Foglie palmatopartite a divisioni romboidali, trifide. Sepali  petaloidi, gialli, convergenti a formare una struttura quasi sferica. Fiorisce  tra maggio e luglio. Specie montana-subalpina; ama i prati e i pascoli umidi. Di areale  eurosiberiano .

Anticipo d'inverno!

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Il gelo è arrivato! Forse un po' in anticipo ... Non a tutti è gradito, ma ci riserva delle meraviglie : decorando di pizzi i bordi dei corsi d'acqua ... orlando di bianco i rami degli alberi ... fermando le gocce d'acqua in bolle di ghiaccio ... spolverando di freddo zucchero a velo le valli ....

Alla ricerca di cibo…

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L’inverno è una stagione dura per la fauna: il freddo stringe nella sua morsa ogni cosa, non si vedono più volare insetti, non zillano le cavallette, il terreno è gelato , poca è l’acqua non ricoperta di ghiaccio …. Dove trovare cibo? Per fortuna qualche pianta dona ora i suoi frutti: l’albero dei cachi Diospyros kaki . Durante alcune uscite invernali presso la Rocca di Cavour (Torino – Piemonte), per studi sull’avifauna svernante in tale sito, ho avuto modo di osservare e fotografare alcuni avventori del “ristorante cachi”: una cinciarella un luì piccolo I cachi sono frutti ricchi di zuccheri ideali per fare scorta di energia , preziosa per affrontare il freddo! Inoltre sui frutti si aggirano diversi insetti, fonte di proteine per la dieta di cinciarelle e luì.

Una peppola racconta…

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“Che viaggio , finalmente lontana dal gelido Nord! Finlandia cara, ci rivediamo la prossima primavera! Sono affaticata … ma sono arrivata in un posto interessante … uh! dei boschi … Chissà se trovo un albero per riposarmi e mangiare qualcosa, magari in compagnia? Bene! Ecco un bel sorbo ! E’ carico di frutti , rossi tondi e maturi! Una vera cuccagna, pancia mia fatti capanna! C’è posto per i miei compagni di viaggio … la tavola imbandita basta per tutti, almeno per una merenda! Eccomi qua! Scusate se non mi metto in posa, ma ho tanta fame e non posso stare ferma! Buon appetito!” Quanto riportato sopra è la testimonianza di una peppola da me incontrata qualche tempo fa. Il simpatico uccello era arrivato in Valle Cervo (Biella – Piemonte) assieme ad un grosso stormo di conspecifici e di fringuelli; tali uccelli nidificano in nord Europa e per l’inverno “scendono” a Sud del continente e si fermano dove trovano cibo abbondan

Monte Rosa ...

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Ho la fortuna di insegnare in una scuola di montagna. E' una serena mattina di ottobre. Sto andando al lavoro. La strada si snoda tortuosa e sale. Ecco, giungo alla bocchetta di Margosio : devo fermarmi, mi aspetta il Monte Rosa . Non riesco a staccare gli occhi da questo panorama.  L'aria frizzante mi riempie i polmoni, mi dona energia ... Il fondovalle del Sessera è ancora al buio, mentre il sole tocca le vette più alte e lentamente abbassa i suoi raggi caldi, inondando i fianchi dei monti ... Dai freddi azzurri del cielo e dal bianco dei ghiacciai lo sguardo scende in basso, alle più calde tinte autunnali. Cerco col binocolo camosci; odo il cinguettio sommesso di codirossi spazzacamino, di peppole e fringuelli che si fermano per rifocillarsi durante le loro migrazioni verso sud. Un corvo imperiale lancia il suo richiamo e improvvisamente mi desta dal sogno ! Devo andare, mi aspettano gli studenti a scuola! Risalgo in macchina, ho il cuore sul Rosa ... a

Colori d'autunno

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Cime della sinistra orografica della Valle Cervo; sul crinale, al centro, Oriomosso, borgata del comune di Quittengo (Biella - Piemonte) Autunno , pittore bizzarro,  ha spruzzato i monti di giallo, sfumando col rosso, marrone un pochino lasciando. Macchie verde scuro? Son gli abeti: conservano le foglie. Ma che splendore!  Alberi d'oro! Autunno ha un tesoro? Larici sotto la punta Guglietta in Val Troncea (Pragelato - Piemonte) Le aghifoglie non son tutte uguali: per svernare  il nordico larice ha deciso di perder le foglie; prima le indora e poi le lascia andare ...  Pigne tra gli aghi dorati del larice

Doni dell'autunno: le castagne

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Autunno , stagione di doni per gli animali del bosco: ghiande, noci, nocciole, funghi e castagne, cibo importante per affrontare l'inverno e i suoi rigori, soprattutto in montagna . Anche noi siamo attratti da alcuni di questi doni: abbiamo già parlato dei funghi, oggi vorrei soffermarmi sulle castagne . Frutti dolci , molto versatili in cucina, le castagne sono ricche di amido e zuccheri, nutrienti e digeribili; sono state l'alimento fondamentale delle popolazioni rurali montane e collinari. L'origine del castagno risale al Miocene in aree a Nord del Vecchio Continente (se ne sono trovati resti fossili nelle flore terziarie della Groenlandia, delle Spitzbergen e di Sachalin). Col tempo il suo areale si è suddiviso in tre zone: una americana, una europea e una nell'Estremo Oriente. Con le grandi glaciazioni il suo areale si è via via spostato più a Sud, nelle aree vicine al Mediterraneo, con clima caldo umido ed inverni non troppo freddi. Inoltre gradisce terreni

Ancora funghi ...

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Mio marito è un incallito cercatore di funghi: se ne trova uno non lo fermi più, continua a girare finché non riempie il cestino! Ha visto il post che ho pubblicato e mi ha regalato qualche foto delle sue "conquiste". Ecco così i "belli e buoni", secondo molti tra i funghi più saporiti, quelli del genere Boletus : Sono dei veri esperti nel mimetismo : non vi sembrano semplici foglie secche di faggio cadute a terra? Le lumache sono ghiotte di questi funghi: è quasi impossibile trovarne uno senza i segni del loro passaggio! Infine, alcune bellissime e pericolose Amanite : il loro colore brillante pare proprio un avvertimento!

Foglie

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Foglie d'autunno: colori caldi che con i raggi del sole  tra i tronchi grigi, nudi,  scaldano un poco ... Foglie avvinghiate ai rami, lente a staccarsi,  indugiano e salutano dall'alto ... Foglie nell'aria, il vento le prende e gioca con loro ... Foglie a terra, secche, accartocciate, rompono il silenzio sbriciolandosi sotto i miei passi, bagnate, sepolte, ritornano alla terra,  cibo per esseri invisibili, vita per future generazioni.

Drosera rotundifolia

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Rosolida ( Drosera rotundifolia L.) Famiglia: Droseraceae Curiosa piantina con foglie basali a cucchiaio, in superficie ricoperte di peli rossi e vischiosi ( tentacoli ), disposte a rosetta.  Infiorescenza a racemo con fiorellini di 5 mm di diametro, bianchi , con 5-6 petali. Fiorisce da giugno ad agosto. Pianta carnivora , tipica di torbiere e brughiere umide.  I tentacoli rossi dotati di una papilla globosa e vischiosa, ripiegandosi verso il centro della foglia imprigionano gli insetti che si posano su di essa. Alla fine la preda viene digerita e i tentacoli ritornano alla posizione iniziale. Nutrendosi di insetti la pianta sopperisce alla scarsità di minerali del suolo.

Scoiattoli

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In autunno gli scoiattoli lavorano alacremente per raccogliere gli ultimi gustosi ed energetici frutti : nocciole, castagne, faggiole ... Devono riempire i loro depositi di cibo, sparsi nel bosco in angoli nascosti. Con un po' di fortuna li scorgiamo tra i rami oppure potremmo vedere le tracce che lasciano sul terreno molle e sulla neve ... In " Impronte " la scheda sulle impronte di questi simpatici sciuridi.

Funghi, riciclaggio e ... rifiuti!

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L'autunno è la stagione dei funghi , di quelli che finiscono sulle nostre tavole! Infatti i funghi in senso lato non hanno una stagione: sono ovunque e in ogni tempo! Ne abbiamo nel pane, nei formaggi, nei vini, sul corpo; alcuni ci fanno ammalare o danneggiano le nostre coltivazioni (la maggior parte delle malattie delle piante coltivate è causata da funghi parassiti), altri lavorano in sordina nel terreno o sui resti vegetali o animali in decomposizione, oppure collaborano con altri organismi (funghi dei licheni  e funghi delle micorrize di piante superiori). I funghi, come gli animali, non sono in grado di compiere la fotosintesi , quel processo chimico fondamentale che permette alle piante di produrre glucosio e quindi di crescere e procurarsi l'energia per vivere.  Per gli animali il nutrimento e l'energia si ottengono dal cibo: esistono animali erbivori, carnivori e onnivori. E i funghi come fanno? Alcuni di loro sono parassiti : vivono a spese di un al

Lupaia (Aconitum vulparia Rchb.)

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Lupaia ( Aconitum vulparia Rchb., Aconitum altissimum Miller) Famiglia: Ranunculaceae Infiorescenza di Aconitum vulparia Pianta alta 1-1,5 m, con fusto eretto ascendente scarsamente pubescente in alto.  Foglie basali verde scuro con lungo picciolo di circa 20 cm, palmate e divise in segmenti lobati e dentati; le foglie cauline sono simili ma sessili e più profondamente incise.  I fiori sono disposti in pannocchia ramosa e fogliosa, spesso fornita di ghiandole; petali giallo zolfo disposti a formare un caratteristico elmo . Fiorisce in estate.  Comune sulle Alpi. Predilige le faggete e le forre montane tra i 300 e i 2100 m di quota.

Quiz!

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Come sapete sto digitalizzando le mie diapositive; oggi ho trovato questa Secondo voi, cos'è quel ciuffo rosso? ... aiutino: tra le pagine del blog si nasconde la risposta ...