Fauna selvatica e foreste: l'azione degli ungulati

Durante il loro ciclo vitale ed in alcune stagioni in modo particolare, i grossi ungulati (cervidi, camoscio e muflone), i cinghiali e le lepri utilizzano le specie vegetali cespugliose ed arboree a scopo alimentare e non solo. 

L'uomo però è interessato ad alcune specie arboree quali alberi da frutto o impianti di rimboschimento, dove la presenza di selvatici può contrastare lo sviluppo delle piante tanto da danneggiarne la coltivazione.

E' utile quindi conoscere perché, come e quando i selvatici rivolgono la loro attenzione alle piante d'alto fusto, per prevenire i danni sulle coltivazioni arboree.

L'argomento è molto vasto e vorrei per ora soffermarmi sull'azione degli ungulati, ovvero cervidi, camosci e muflone. 

La loro azione sulle specie forestali si può schematizzare in tre punti:

  1. pascolamento: è l'asportazione a scopo alimentare delle gemme, delle foglie e dei germogli, compresi i semi o le plantule che possono essere strappati o recisi.

  2. sfregamento: è opera dei maschi che sfregano le loro corna o i loro palchi sui tronchi delle giovani piante, la cui corteccia risulta strappata e lacerata tanto da scoprire il legno; talvolta il fusto si spezza.

  3. scortecciamento: asportazione della corteccia con i denti per mangiarla.

Esistono dei metodi non violenti per allontanare i selvatici dalle giovani piantine coltivate: nel video seguente si vede come un capriolo maschio non riesce ad avvicinarsi a piccoli alberi da frutto circondati da reti metalliche. Tali strutture impediscono all'animale di sfregare i palchi sul debole fusto della pianta e non gli permettono di mangiare le gemme o le foglie dei rami bassi.


Quando un capriolo maschio delimita il suo territorio sfrega i palchi contro i tronchi di alberelli o arbusti e raspa con le zampe anteriori il terreno circostante la base della pianta.
 Lo sfregamento è compiuto dai cervidi anche per liberare il palco dai brandelli di velluto, ovvero lo strato di tessuto che ha contribuito a nutrire il nuovo osso dei palchi. 
Nei boschi dove non ci sono reti a protezione delle giovani piante si possono trovare i segni di sfregamento.
Nella foto seguente si vede come un capriolo ha delimitato il suo territorio:

sfregamento e raspatura di capriolo

Come si capisce che si tratta di uno sfregamento di palco e non di scortecciamento a scopo alimentare?

Bisogna osservare bene da vicino la ferita sul tronco:
lo sfregamento si distingue dallo scortecciamento perché si vedono le incisioni delle punte del palco e i lembi di corteccia, talvolta molto sfilacciati, non riportano i segni dei denti.

sfregamento-tagli
Un netto segno lasciato dalla punta di palco di capriolo
durante uno sfregamento su un giovane faggio

sfregamento-dettaglio
Lembi sfilacciati e segni delle punte del palco
in uno sfregamento


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